Daily Archives: 10 Luglio 2023

Incidente Brusaporto, scontro mortale tra un’auto e un tir

E’ avvenuto lungo la statale 42 nel pomeriggio di lunedì 10 luglio, poco dopo le 15, l’incidente mortale che ha visto coinvolti un’auto e un mezzo pesante. Dopo lo scontro, entrambi i mezzi hanno preso fuoco. Per l’automobilista non c’è stato nulla da fare: è stato ritrovato carbonizzato all’interno del veicolo. Nessuna conseguenza grave per il conducente del tir, 51 anni, le cui condizioni non hanno richiesto il trasporto in ospedale.

Poco dopo le 15 di lunedì 10 luglio, si è verificato un incidente mortale lungo la statale 42. Il conducente dell'auto è morto carbonizzato.
Incidente tir (foto repertorio Getty Images)

Chiusura provvisoria per la strada statale 42

L’azienda regionale emergenza urgenza della Lombardia ha fatto sapere in una nota che sul posto sono intervenuti un’automedica, un’ambulanza, i vigili del fuoco, i carabinieri e il personale Anas. A seguito dell’incidente, proprio l’Anas ha reso noto che la strada statale 42 del Tonale e della Mendola è stata chiusa provvisoriamente al traffico nel comune di Brusaporto, Bergamo e il traffico viene gestito con deviazioni.

Il leghista Tullio Patassini fa il pieno di nomine

Tullio Patassini, ex deputato della Lega, fa il pieno di nomine. E dopo il mandato a presidente del nuovo collegio sindacale di Acquirente unico, è arrivato anche l’incarico al dipartimento per la Programmazione e il coordinamento della politica economica (Dipe), la struttura generale della presidenza del Consiglio di supporto al presidente in materia di coordinamento della politica economica e di programmazione degli investimenti pubblici di interesse nazionale. L’incarico, in realtà, è arrivato anche prima della nomina in Au, visto che il Dpcm è datato 26 aprile 2023. Patassini rimarrà in sella fino ad aprile 2025, con un compenso di 50 mila euro. L’ex deputato del Carroccio, inoltre, non ha mollato nemmeno la Camera visto che è riuscito a ritagliarsi un ruolo a Montecitorio nella presidenza della commissione Attività produttive, guidata dal collega leghista Alberto Gusmeroli.

Il leghista Tullio Patassini fa il pieno di nomine
Il leghista Tullio Patassini, a sinistra, col collega di partito Alberto Gusmeroli (Imagoeconomico).

EasyJet cancellerà circa 1.700 voli in tutta l’estate

EasyJet cancellerà 1.700 voli da luglio e fino alla fine dell’estate. La compagnia aerea low cost eliminerà le tratte soprattutto nell’area britannica, a causa delle restrizioni dell’Unione Europea sul traffico aereo e dei controlli sempre più serrati, ma anche della guerra e degli scioperi. E la maggior parte dei voli riguarda l’aeroporto di Gatwick, a Londra. A spiegarlo è la stessa società, che in un comunicato scrive: «L’intero settore sta vivendo condizioni difficili quest’estate, con spazi aerei più limitati a causa della guerra in Ucraina e potenziali nuovi scioperi dei controllori del traffico aereo».

EasyJet cancella 1.700 voli: la maggior parte verso e da Londra
Passeggeri in coda per imbarcarsi su un aereo EasyJet (Getty).

Le cancellazioni non legate alla carenza dei piloti

EasyJet spiega che «abbiamo quindi apportato alcuni aggiustamenti preventivi al nostro programma». Le modifiche effettuate non riguardano aspetti principali del piano volo, tanto che la compagnia conferma che «più di 90 mila voli» saranno portati a termine durante l’estate. E inoltre i vertici spiegano che il 95 per cento dei clienti che hanno acquistato biglietti per i voli interessati dalle cancellazioni sono già stati sistemati su altri aerei. EasyJet ha anche spiegato che le cancellazioni sono sono legate né alla carenza di piloti né degli equipaggi, come invece accaduto nell’estate del 2022, con lunghe code agli imbarchi, ritardi e centinaia di voli annullati.

EasyJet, problemi con il peso di un aereo

Nei giorni scorsi, la compagnia aerea è finita sulle prime pagine dei giornali britannici per la vicenda legata al peso di uno dei suoi velivoli. Il volo da Lanzarote a Liverpool ha rischiato di non partire perché troppo pesante. E così EasyJet ha offerto 500 euro ciascuno a chiunque avesse deciso di scendere, permettendo agli altri di partire. Servivano una ventina di volontari e alla fine lo staff ha convinto 19 passeggeri. Il video è stato pubblicato da Liverpool Echo.  Nella clip si sentiva l’appello del capitano e l’offerta della società. Il volo alla fine è partito con oltre due ore di ritardo.

EasyJet cancella 1.700 voli: la maggior parte verso e da Londra
Passeggeri al check-in (Getty).

Morto Francesco Sanavio, il promoter che portò Ray Charles e B.B. King in Italia

La conferma è arrivata dalla figlia Jennifer su Instagram: Francesco Sanavio, imprenditore veneziano e fondatore nel 1975 della Franton Music, è morto all’età di 80 anni. Nell’ambiente musicale italiano è stato tra i primi promoter a portare nel nostro Paese alcuni dei più grandi artisti internazionali. I funerali si terranno giovedì 13 luglio presso la chiesa di San Paolo di via Stuparich, a Mestre, alle ore 9.

Francesco Sanavio, promoter e imprenditore musicale, è morto all'età di 80 anni. La notizia è stata confermata dalla figlia Jennifer.
B.B. King (Getty Images)

Scomparso il promoter della scena black in Italia

La sua attività di promoter fu fondamentale per la diffusione della black music nel nostro Paese. Da James Brown a Ray Charles, da B.B. King a Chuck Berry: sono solo alcuni dei nomi della cui promozione nel panorama nazionale si occupò Sanavio. Insieme a Franco Mamone, scomparso nel 1998, ebbe un ruolo chiave nel successo della Pfm.

La sua firma sulla edizione Sanremese del 1990

Grazie a Sanavio, nel 1990, venne organizzata una edizione storica del Festival di Sanremo, di ampio respiro internazionale durante la quale i big della musica internazionale interpretarono i brani in gara, tradotti in inglese, come accadde con Ray Charles e Good Love Gone Bad, abbinato a Gli amori di Toto Cutugno.

Concerto Pinguini Tattici Nucleari a Milano 11 e 12 luglio 2023: scaletta e canzoni

I Pinguini Tattici Nucleari saranno in concerto allo stadio San Siro di Milano. Le date milanesi fanno parte del tour dell’estate 2023 della band indie rock bergamasca conosciuta per successi musicali come Ringo Starr. L’appuntamento è per l’11 e il 12 luglio, due date nelle quali i Pinguini porteranno sul palco i loro più grandi successi regalando un grande spettacolo con due ore di musica.

Pinguini Tattici Nucleari a Milano: la scaletta dei brani

La band composta da Riccardo Zanotti, Nicola Buttafuoco, Elio Biffi, Lorenzo Pasini, Simone Pagani e Matteo Locati ha presentato la seguente scaletta musicale nella prima esibizione di Mestre:Zen

  • Giovani Wannabe
  • Tetris
  • Hold On
  • La storia infinita
  • Bergamo
  • Hikikomori
  • Coca Zero
  • Nonono
  • Ricordi
  • Lake Washington Boulevard
  • Scatole
  • Giulia
  • Cena di Classe
  • Irene
  • Dentista Croazia
  • Antartide
  • Freddie
  • Non sono cool/Scooby doo/L’ultima volta/Verdura/Melting pop/Fede (Dj set)
  • Ridere
  • Rubami la Notte
  • Ringo Starr
  • Scrivile scemo
  • Pastello bianco

È dunque plausibile che, anche nelle date milanesi, la band si discosti più di tanto.

Le prossime date del tour

Entrambe le date milanesi sono sold out, la tournée ha registrato un successo sorprendente facendo registrare in quasi tutti i concerti il tutto esaurito. La band, tra le più apprezzate nel panorama musicale italiano, è nata a Bergamo nel 2010 ed è stata creata da Riccardo Zanotti, frontman del gruppo, arrivando al grande successo nel 2202 quando si è fatta conoscere al grande pubblico con il brano Ringo Starr piazzatosi al terzo posto al Festival di Sanremo. I Pinguini Tattici Nucleari stanno toccando i maggiori stadi delle città italiane e, dopo gli appuntamenti di Milano, saranno il 15 luglio allo Stadio Artemio Franchi di Firenze, il 19 luglio allo Stadio Olimpico di Torino, il 23 e 24 luglio 2023 allo Stadio Olimpico di Roma, il 27 luglio 2023 allo Stadio San Nicola di Bari, il 30 luglio 2023 al San Filippo Franco Scoglio di Messina e il 9 settembre alla RCF Arena di Reggio Emilia (Campovolo).

La modella transgender Rikkie Kolle ha vinto Miss Olanda

La modella e attrice transgender Rikkie Valerie Kolle è la nuova Miss Olanda 2023. La giura l’ha proclamata reginetta e ha sentenziato che «ha una storia forte e una missione chiara». Lei su Instagram esulta: «Ce l’ho fatta. È incredibile ma ora posso definirmi Miss Netherlands 2023. Sono così felice e orgogliosa che non so come descriverlo». La notizia della sua vittoria ha generato risposte contrastanti sui social, tra i tanti messaggi di complimenti e i commenti con insulti. Lei però non arretra e ai giornali ha dichiarato che continuerà ad andare avanti per la propria strada, con il supporto della famiglia e degli amici. Kolle è già conosciuta nei Paesi Bassi per aver partecipato a programmi televisivi come Holland’s Next Top Model e per il proprio impegno in favore dei diritti della comunità Lgbtqia+.

Kolle ha cambiato nome a 11 anni

Rikkie Valerie Kolle sin da piccola si dichiarava donna e ha cambiato nome all’età di 11 anni. Lei stessa ha raccontato la sua storia: «Sono nata in un corpo sbagliato. Prima ero il piccolo Rik, ma ho sempre voluto essere Rikkie. È come se la transizione da uomo a donna mi abbia fatto sentire a casa». Poi l’inizio della terapia ormonale a 16 anni e l’intervento chirurgico. La nuova Miss Olanda ha raccontato anche di aver subito atti di bullismo: «Quando ero Rik e mi dichiaravo transgender non è stato facile, ne ho sofferto. Ma ho sempre avuto il supporto amorevole della mia famiglia e dei miei amici». Ora fa i conti con chi la insulta sui social. Tra i commenti peggiori anche chi la definisce una «aberrazione». C’è però anche chi la difende e la definisce «stupenda».

Rikkie Valerie Kolle ha vinto Miss Olanda: è una modella transgender
Rikkie Valerie Kolle durante uno shooting (Instagram).

La prima miss transgender incoronata nel 2018

Non si tratta della prima miss transgender al mondo. Nel 2018 è stata eletta Miss Spagna la modella transessuale Ángela Ponce, che poi ha concorso anche per Miss Universo. Manifestazione a cui parteciperà anche Kolle: «Sì, sono una donna trans e voglio condividere la mia storia. Ma sono anche Rikkie e questo è ciò che conta per me».

Rikkie Valerie Kolle ha vinto Miss Olanda: è una modella transgender
La modella Angela Ponce (Getty).

Defiance – I giorni del coraggio stasera su Iris: trama, cast e curiosità

Stasera 10 luglio 2023, sul canale televisivo Iris, andrà in onda il film Defiance – I giorni del coraggio alle ore 21.00. Si tratta di una pellicola che ha debuttato nei cinema di tutto il mondo tra il 2008 e il 2009 e appartiene ai generi drammatico e guerra. Il regista è Edward Zwick mentre la sceneggiatura è stata scritta da Clayton Frohman, in collaborazione con il regista. All’interno del cast del film ci sono attori internazionali molto famosi come Daniel Craig, Liev Schreiber, Jamie Bell e Alexa Davalos.

Il film Defiance - I giorni del coraggio andrà in onda questa sera sul canale televisivo Iris ecco trama, cast e curiosità.
L’attore Daniel Craig in una scena del film (Twitter).

Defiance – I giorni del coraggio, trama e cast del film in onda stasera 10 luglio 2023 su Iris

Defiance – I giorni del coraggio racconta la storia di un gruppo di ebrei che, durante la Seconda guerra mondiale, decisero di sfidare le truppe dell’esercito tedesco. Siamo nell’agosto del 1941 nella Bielorussia occupata dalle truppe di Hitler. Le unità operative naziste sono in cerca di alcuni ebrei in fuga, in particolare dei quattro fratelli Bielski Tuvia (Daniel Craig), Zus (Liev Schreiber), Asael (Jamie Bell) e Aron (George MacKay), la cui famiglia è stata uccisa dai soldati tedeschi. Per questa ragione i fratelli hanno giurato di vendicarsi, si rifugiano nella foresta di Naliboki, vicino al fiume Neman, e lì incontrano altri ebrei. Decidono di formare una coalizione e organizzare un campo per vivere insieme e difendersi dai nazisti. Dopo qualche tempo, il loro gruppo cresce sempre di più e gli uomini sono costretti a rubare nelle fattorie vicine per poter offrire a tutti cibo. Inoltre, l’accampamento si sposta di volta in volta per evitare che la polizia collaborazionista riesca a rintracciarli.

Grazie a un piano molto astuto, i fratelli Bielski riescono a ottenere la loro vendetta e decidono di realizzare degli agguati contro le truppe naziste. Gli attacchi diventano però così tanti che le vittime richiamano l’attenzione delle autorità, che iniziano a indagare sul gruppo di ebrei. Per questa ragione, Tuvia, il vero leader del campo, decide di non procedere con gli agguati ma di far perdere le proprie tracce e di rimanere nascosti. Due suoi fratelli non sono d’accordo con questa decisione e poco prima dell’inverno Zus decide di unirsi a un gruppo di partigiani sovietici. I due gruppi, quello comandato da Tuvia e quello dei partigiani di Zus, seppur con visioni differenti troveranno un accordo fino all’inverno, quando con l’arrivo della fame e a causa di alcuni tradimenti l’equilibrio diventerà sempre più precario.

Defiance – I giorni del coraggio, 5 curiosità sul film

Defiance – I giorni del coraggio, la sceneggiatura del film tratta da un libro

La sceneggiatura di questa pellicola, scritta dal regista Edward Zwick e da Clayton Frohman, è tratta dal romanzo del 1993 scritto dall’autore Nechama Tec e intitolato Gli ebrei che sfidarono Hitler. Il libro, così come il film, è ispirato a fatti realmente accaduti.

Defiance – I giorni del coraggio, i luoghi delle riprese

Le riprese del film sono state effettuate in Lituania. Inizialmente, il regista e la produzione volevano girare la pellicola in diverse location tra Romania e Polonia ma poi optarono per il suddetto paese.

Defiance – I giorni del coraggio, le origini delle comparse nella pellicola

Alcune delle comparse che si intravedono nella pellicola non sono attori professionisti. In realtà sono stati scelti perché discendenti degli ebrei fuggiaschi che trovarono rifugio nell’accampamento dei fratelli Bielski.

Defiance – I giorni del coraggio, la performance di George MacKay

L’attore George MacKay era molto giovane quando venne scelto per far parte del cast del film. Il regista ha raccontato che, quando arrivò sul set, l’attore era reduce da un incidente automobilistico e aveva un occhio nero. Tuttavia, subito volle partecipare alle riprese con entusiasmo ed energia. Zwick rimase colpito dalla voglia di fare del giovane e tempo dopo lo raccomandò al collega Sam Mendes per il film 1917.

Il film Defiance - I giorni del coraggio andrà in onda questa sera sul canale televisivo Iris ecco trama, cast e curiosità.
L’attore George MacKay (Getty Images).

Defiance – I giorni del coraggio, l’errore dell’arma scelta nel film

Il personaggio interpretato da Daniel Craig nelle prime scene del film ottiene da un fattore un’arma particolare: la pistola M1873 11mm dell’esercito francese. In realtà, questo è un errore perché nel 1941 in Bielorussia era impossibile trovare munizioni per un’arma di questo genere.

Ita è tecnicamente fallita: ma per Lazzerini i conti non andavano meglio?

Ma l’assemblea di Ita Airways per l’approvazione dei conti del 2022 quando si terrà? Entro luglio, assicuravano qualche tempo fa fonti vicine all’azienda. Siamo al 10 del mese, ma di convocazione non c’è traccia. E non ci sarà, a quanto pare. Motivo? Il Mef, ovvero l’azionista della compagnia, non può procedere con l’aumento di capitale (250 milioni, ultima tranche dei 1.350 autorizzati dalla Commissione europea) perché la società è finita in 2446, l’articolo del codice civile che obbliga a intervenire quando le perdite superano un terzo del capitale sociale, cosa che la rende tecnicamente fallita.

Il Mef potrebbe ricorrere a un prestito soci da convertire in capitale dopo l’arrivo di Lufthansa

Ma il suo ad Fabio Lazzerini non aveva di recente dichiarato che i conti andavano meglio? Evidentemente era un auspicio magari dovuto a un piccolo miglioramento congiunturale. La stagione estiva, che per il settore aereo parte a marzo, va bene a tutte le compagnie per motivi facili da intuire. Lazzerini però non considerava le enormi perdite dovute alla gestione operativa della compagnia che senza interventi obbligherebbero Ita a portare i libri in tribunale. E che comunque costringono il Mef a non poter completare l’aumento di capitale e convocare l’assemblea. Per ovviare a questa situazione al ministero dell’Economia stanno pensando di ricorrere a un escamotage, ovvero un prestito soci da convertire in capitale dopo l’arrivo di Lufthansa. Una soluzione molto borderline sia per il diritto societario delle Spa, sia per realtà in fase di operazioni strategiche come nel caso di Ita.

Ita verso il fallimento: ma per Lazzerini i conti non andavano meglio?
L’ad di Ita Fabio Lazzerini (Imagoeconomica).

Si profila lo spettro della vecchia Alitalia

In questo contesto quindi è fondamentale che Lufthansa arrivi il prima possibile, altrimenti la strada è già segnata. Il tutto mentre, passato il flusso di traffico dell’estate, si profila la stagione invernale storicamente meno profittevole, è lì vedremo gli aerei a terra. Sono bastati nove mesi di gestione Lazzerini per arrivare a questo punto, pesantissimo. Qui si capisce perché l’ad si è affrettato a darsi il premio produzione e perché il direttore finanziario, Roberto Carassai, è andato via, contro una gestione che sta evocando gli spettri (e per i contribuenti italiani gli incubi) della vecchia Alitalia, di cui Lazzerini era tra l’altro già Direttore Generale.

Elon Musk contro Mark Zuckerberg: «È un cornuto»

Dopo aver minacciato azioni legali contro Meta per il lancio del nuovo social Threads, Elon Musk è passato agli insulti diretti. Su Twitter ha infatti pubblicamente offeso Mark Zuckerberg chiamandolo «cuck». Si tratta di un termine dispregiativo che può assumere vari significati, anche se i più diffusi sono «codardo» e «cornuto». In particolare, indicherebbe una persona del tutto priva di personalità che arriva a rinnegare i propri ideali nella speranza di essere preso in considerazione dagli altri, soprattutto dalle donne. L’offesa è giunta in risposta a un post in cui l’account del fast food Wendy’s ha proposto ironicamente al numero uno di Meta un viaggio nello spazio con l’obiettivo di fare un nuovo dispetto al leader di SpaceX. Intanto Threads continua a crescere, tanto da aver sfondato il tetto dei 100 milioni di account e aver aggiunto l’opzione di lanciare hashtag.

Elon Musk ha proposto anche di misurare la lunghezza del pene

Non pago dell’insulto, Elon Musk ha registrato un’ennesima caduta di stile lanciando una speciale sfida a Mark Zuckerberg. Ha proposto infatti di chiudere una buona volta la loro faida misurando la lunghezza dei loro peni per stabilire chi ce l’ha più lungo. Al momento Zuckerberg ha preferito non rispondere alle provocazioni, contrariamente a quanto fatto in merito a un potenziale duello sul ring. «Dimmi dove», aveva infatti replicato il leader di Meta, accettando uno scontro di arti marziali miste. Musk aveva dunque indicato il Vegas Octagon, gabbia del Nevada utilizzata per gli incontri di Ultimate Fighting Championship (Ufc). La loro battaglia tuttavia potrebbe svolgersi in tribunale, dato che tramite le parole del legale Alex Spiro Twitter ha accusato Meta di aver sfruttato segreti industriali per ottimizzare il lancio di Threads. Immediata la replica: «Falsità. Nessun ex dipendente di Twitter ha lavorato sullo sviluppo dell’app».

Elon Musk ha definito «cornuto» Mark Zuckerberg in un commento su Twitter. E poi ha proposto di misurare la lunghezza dei peni.
Il Ceo di Meta Mark Zuckerberg (Getty Images).

Alessandra Fumagalli, incidente per l’ex corteggiatrice: «Auto da buttare»

Brutto incidente quello accaduto ad Alessandra Fumagalli, ex protagonista di Uomini e Donne dove venne scelta del tronista Luca Daffrè. Niente di grave per lei, i danni riguardano solamente la sua auto.

L’incidente di Alessandra Fumagalli

Il sinistro si è verificato sabato 8 luglio 2023. L’influencer ha reso noto l’accaduto attraverso alcune stories di Instagram, mostrando una foto con lei seduta sul marciapiede con una targa della macchina in mano. Questa la didascalia scritta a corredo dell’immagine: «Ho fatto un incidente e sono su un marciapiede ad aspettare i vigili». Fumagalli ha poi riferito che l’auto con la quale si è scontrata non si è fermata ad aiutarla. Solo in seguito ha scoperto che stava andando a un matrimonio ed era proprio lui lo sposo. Ha poi voluto rassicurare tutti dicendo che lei non si è fatta nulla e che il ragazzo che l’aveva tamponata si è rifatto vivo: «Good news, il ragazzo oggi è tornato e stiamo sistemando tutto. Io sto bene, ho solo la macchina da buttare. E mi è rimasta la targa in mano come gadget». 

Chi è Alessandra Fumagalli

Alessandra era stata scelta dal tronista Luca Daffrè alla fine del suo percorso a Uomini e Donne. Una frequentazione, la loro, che però, fuori dal programma, è durata circa una settimana. Usciti insieme dallo studio il 10 maggio, il 18 hanno annunciato la fine della storia. La relazione terminò di comune accordo. Lui ha dichiarato che si sono accorti entrambi di essere l’uno l’opposto dell’altro e c’erano quindi continue incomprensioni. Alessandra ha poi raccontato com’erano andate le cose, dicendo che aveva trascorso poco tempo insieme dopo essere usciti dal programma.

Testamento di Berlusconi, i dubbi della grafologa: «Differenze di grafia e anomalie»

A distanza di quasi un mese dalla sua scomparsa e di pochi giorni dall’apertura del testamento, c’è chi fa emergere dubbi sulla validità del documento in cui erano trascritte le volontà di Silvio Berlusconi. La grafologa forense Patrizia Giachin, intervistata da Il Giorno, è certa che ci siano «evidenti differenze nella grafia, segni e anomalie». Si riferisce all’ultima versione del testamento del Cavaliere, quella che nel 2022 è stata consegnata da Marta Fascina, ultima compagna del fondatore di Forza Italia, al notaio Arrigo Roveda. L’esperta, consulente del tribunale di Modena, è sicura: «Il documento del 2022 è pieno di elementi che andrebbero approfonditi».

Dubbi sul testamento di Berlusconi. Una grafologa contesta: «Ci sono anomalie nella grafia»
Pier Silvio e Marina Berlusconi accanto a Marta Fascina (Imagoeconomica).

La grafologa: «Nel 2022 una firma diversa»

Nell’articolo, Patrizia Giachin sottolinea come le differenze maggiori, «le più evidenti», riguardano «le parole dalle, Berlusconiperquello papà: dove compaiono tratti d’avvio e segni aggiuntivi che meriterebbero ulteriori e più approfonditi esami grafologici, magari analizzando gli originali». La grafologa definisce alcuni di questi «anomali», che denotano un’indecisione «assolutamente non presente nella grafia degli altri due testamenti». Tra i dubbi principali, poi, c’è quello legato alla firma. Nei due testamenti precedenti, datati 2006 e 2020, «è ampia, molto più grande del resto del testo, con la S e la B molto larghe e marcate». Ma nel documento di due anni dopo «si contrae in una sorta di sigla con solo una S seguita da una B e alcuni segni molto ristretti. La personalità che emerge da questa firma contrasta nettamente con quella che emerge dagli altri due testamenti».

Gli altri elementi: «La parola milioni scritta in tre modi diversi»

Non è finita perché Patrizia Giachin evidenzia anche altri dettagli diversi. La grafologa spiega che «la parola milioni risulta scritta in tre diversi modi nel giro di sole tre righe» con una «netta differenza di dimensione e posizione di quella al punto 2, in riferimento alla donazione destinata a Marta Fascina». E c’è perfino il nome del secondogenito, Pier Silvio, scritto tutto unito e con due esse: «Un elemento molto insolito perché un padre difficilmente sbaglia il nome del proprio figlio, soprattutto in un testamento».

Dubbi sul testamento di Berlusconi. Una grafologa contesta: «Ci sono anomalie nella grafia»
Pier Silvio Berlusconi durante il funerale del Cavaliere (Imagoeconomica).

Amazon Prime Day 2023 l’11 e 12 luglio: una guida agli acquisti

È iniziato il conto alla rovescia per gli Amazon Prime Day 2023. L’11 e il 12 luglio i clienti Prime potranno trovare a prezzo scontato migliaia di prodotti fra elettronica, domotica, attrezzi per la casa, telefonia e tanto altro. Le offerte scatteranno allo scoccare della mezzanotte dell’11 luglio e proseguiranno fino alle 23.59 del giorno successivo con ulteriori aggiunte nel corso delle 48 ore. Alcune però sono già disponibili, soprattutto per quanto riguarda i prodotti del marchio Amazon. L’iscrizione al servizio è gratuita per i primi 30 giorni: allo scadere del periodo di prova scatta il rinnovo automatico a 4,99 euro al mese oppure 49,99 euro l’anno, con un risparmio di due mensilità. È possibile disdire l’abbonamento in ogni momento senza alcuna penale.

Amazon Prime Day 2023: 5 offerte già disponibili

Amazon Fire Stick Tv al prezzo più basso mai visto

Fra le offerte più ghiotte degli Amazon Prime Day 2023 è impossibile non citare la Fire Stick Tv. La chiavetta multimediale per rendere smart il proprio televisore è già disponibile sulla piattaforma al prezzo più basso mai visto sia nella versione HD sia in quella dedicata al 4K. La standard 1080p è acquistabile a 24,99 euro invece dei tradizionali 44,99 (offerta del 44 per cento), mentre quella per l’Ultra HD costa 25,99 euro al posto di 69,99 con un risparmio del 63 per cento. Ottima occasione anche per la Fire Stick Tv 4K Max, top di gamma con Wi-Fi 6, assistente vocale Alexa e comandi per la tivù, disponibile a 35,99 euro invece di 74,99.

Kindle, gli sconti per gli e-reader durante i Prime Day 2023

Fra i prodotti già in offerta per gli Amazon Prime Day 2023 anche i lettori digitali Kindle. Si tratta di uno degli acquisti più utili per i clienti Prime che, grazie all’abbonamento, hanno accesso ogni mese a una ricca biblioteca di ebook totalmente gratuiti sulla piattaforma. Il Paperwhite con memoria da 16 Gb e schermo da 6,8 pollici è disponibile per 124,99 euro invece di 169,99 grazie allo sconto del 26 per cento. Interessante anche la proposta del Kindle Oasis, resistente all’acqua e dotato di schermo da sette pollici e tonalità regolabile. Il prezzo è di 234,99 euro con sconto del 16 per cento. Amazon propone a prezzo più basso anche il nuovissimo Scribe, a metà fra lettore e tablet per scrivere e disegnare, disponibile a 324,99 euro invece dei canonici 449.99.

L'11 e 12 luglio è tempo di Amazon Prime Day con migliaia di prodotti in offerta. Come accedere agli sconti e cosa comprare.
In offerta anche gli e-reader Kindle (Getty Images).

Amazon Echo Dot ed Echo Pop, i migliori altoparlanti smart in offerta

Da anni leader nel campo degli altoparlanti intelligenti, Amazon propone per i Prime Day 2023 gli Echo Dot e gli Echo Pop a un prezzo imperdibile. Quest’ultimo, con il suo design moderno e il supporto ad Alexa, è disponibile al prezzo di 17,99 euro con uno sconto del 67 per cento. Dopo averlo collegato allo smartphone con Bluetooth, può controllare la riproduzione musicale, fornire utili informazioni su traffico e meteo oppure supportare nelle telefonate. In alternativa, già in offerta anche gli Echo Dot di quinta generazione. Il prezzo è di 21,99 euro invece di 59,99 per la versione standard, mentre quella con orologio integrato costa 10 euro in più invece dei tradizionali 79,99. Prezzo vantaggioso anche per l’Echo Show 5 di terza generazione con schermo touch e supporto ad Alexa. Scontato del 50 per cento, è possibile portarlo a casa con una spesa di soli 54,99 euro invece di 108,99.

Smartphone e accessori, il top per la telefonia

Gli Amazon Prime Day sono l’appuntamento perfetto per chi sta pensando di cambiare smartphone. Fino al 12 luglio saranno in offerta infatti i modelli di Samsung e Apple. Con 940 euro è già possibile portare a casa il Galaxy S23+ con 256 Gb di memoria, 8 Gb di Ram e fotocamera da 50 megapixel. Ne “bastano” 838 invece per accaparrarsi l’iPhone 13 mini da 512 Gb. Dotato di display super retina da 5,4 pollici, vanta il Chip A15 Bionic della casa di Cupertino e 17 ore di autonomia in riproduzione video. In offerta su Amazon anche il Nothing Phone 1, apprezzato smarphone Android di fascia media di cui proprio l’11 luglio sarà svelato il nuovo modello. Il prezzo è di 449 euro invece di 544, con risparmio del 17 per cento. Oltre ai device, in sconto anche gli accessori. Su tutti il Mini Powerbank di Samsung da 12 mila mAh con tre uscite e due ingressi di ricarica rapida disponibile a 13,72 euro.

L'11 e 12 luglio è tempo di Amazon Prime Day con migliaia di prodotti in offerta. Come accedere agli sconti e cosa comprare.
Il Nothing phone, in offerta per i Prime Day 2023 (Getty Images).

Trasportini e coprisedili per auto, i prodotti per gli animali domestici

Già disponibili utili offerte anche per i prodotti Amazon Basics destinati agli animali domestici. Con 7,64 euro si può ordinare una confezione di 20 tappetini per la lettiera del gatto, risparmiando il 54 per cento sul prezzo originale. Interessante anche un lettino ottagonale per cani e felini, acquistabile per 21,67 euro. In offerta le cucce morbide e pieghevoli, disponibili con il 15 per cento di sconto a poco più di 42 euro. Infine merita una segnalazione il coprisedile nero per auto in poliestere per proteggere la vettura da graffi, peli e macchie. Il prezzo è di 14 euro con un risparmio del 52 per cento.

Report, stasera su Rai 3 il caso Santanché e Stefano Bandecchi

Stasera 10 luglio 2023 andrà in onda sul canale Rai 3 il programma Report, condotto da Sigfrido Ranucci, alle ore 21.15. I temi principali della puntata saranno due e vedranno come protagonisti personaggi che anche in passato sono stati al centro del mirino della trasmissione, ovvero Daniela Santanché e Stefano Bandecchi. La ministra del Turismo ha risposto in Senato ai fatti riportati dal programma la settimana scorsa con l’inchiesta Che Visibilia!, mentre Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano, sembra avere nuovi problemi collegati alla sua posizione di proprietario della Ternana Calcio. Nel dettaglio, le inchieste che andranno in onda questa sera saranno quattro e avranno i titoli: Santa Subito, Occhio per Occhio, Secco, Prosecco e… e Meglio riutilizzare che curare. La trasmissione sarà visibile anche in streaming e on demand sulla piattaforma Rai Play.

Le anticipazioni per Report che andrà in onda stasera su Rai 3, si parlerà del caso della Santanché e di Stefano Bandecchi.
Il ministro del Turismo Daniela Santanché (Imagoeconomica).

Report, le anticipazioni di stasera 10 luglio 2023 su Rai 3

La prima inchiesta è stata realizzata dal giornalista Giorgio Mottola in collaborazione con Greta Orsi ed è intitolata Santa Subito. Il cronista esaminerà le dichiarazioni della ministra a Palazzo Madama evidenziando le (a detta sua) incongruenze del suo discorso e mostrerà alcuni documenti interni per smentirla. A ciò si aggiungeranno anche testimonianze inedite che sveleranno i retroscena relativi alla cattiva gestione delle aziende da parte della Santanché, indagata a Milano dal 5 ottobre 2022, che hanno danneggiato clienti e fornitori. In particolare, un ex dipendente di Visibilia parlerà in esclusiva davanti alle telecamere di Report e spiegherà tutte le ingiustizie subite nel corso del suo lavoro.

La seconda inchiesta si intitola Occhio per Occhio ed è stata realizzata da Luca Bertazzoni con la collaborazione di Marzia Amico. Il team ritorna a parlare di Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano, proprietario della Ternana Calcio e nuovo sindaco di Terni. Questa carica politica acquisita da poco starebbe creando problemi a Bandecchi e il consiglio comunale di Terni ha sollevato dei dubbi in merito al conflitto d’interessi che ci sarebbe sullo stadio della Ternana. Luogo di proprietà del comune che appartiene ad aziende riconducibili all’Università Niccolò Cusano e dunque a Bandecchi, cosa che rappresenterebbe un’incompatibilità. Inoltre, Report indagherà anche sulle condizioni dei lavoratori nelle società del manager. Difatti, sembrerebbe che un gruppo di dipendenti di Tag24, giornale online dell’Università Niccolò Cusano, sia andato sotto casa di una presunta fonte del programma per chiedere spiegazioni su alcune dichiarazioni rilasciate. In aggiunta, un tutor che ha parlato a Report nelle scorse puntate spiegando come si svolgevano gli esami all’università sarebbe stato sospeso dall’azienda per dieci giorni senza stipendio.

Report, le altre inchieste della puntata 

Ci saranno altre due inchieste nel corso della puntata di Report di stasera 10 luglio. La prima si intitola Secco, Prosecco e… ed è stata realizzata da Emanuele Bellano con la collaborazione di Cecilia Bacci e Chiara D’Ambros. In questo servizio verrà fatta luce sul caso del Prosecco, vino italiano tra i più venduti al mondo con 638 milioni di bottiglie prodotte nel 2022 per un valore totale di circa 3 miliardi di euro. Ma anche uno dei vini più imitati al mondo con numerosi «cloni»: dal Prisecco al Primasecco, insieme al Perisecco, al Kresecco e all’Amusecco. In particolar modo, in Germania ci sono produttori che aggirano le norme legali attraverso la protezione delle denominazioni geografiche tipiche. Emanuele Bellano si spingerà poi dall’altra parte del mondo, visto che in California sono state ricostruite intere zone che ricordano la Toscana e per questa ragione negli «States» vengono venduti vini come il Chianti e il Marsala Made in USA.

Infine, l’ultima inchiesta presente nella puntata di questa sera è stata realizzata da Chiara De Luca con la collaborazione di Marzia Amico e si intitola Meglio riutilizzare che curare. In quest’inchiesta, la giornalista approfondirà la questione della produzione degli imballaggi che in Italia è cresciuta di oltre il 20 per cento. Il nostro paese sta investendo per incentivare il tasso di riavvio al riciclo, ma ciò non basta per ridurre l’impatto dei consumi. Inoltre, l’Unione Europea ha chiesto all’Italia anche dei cambiamenti in relazione al’uso degli imballaggi, lo smaltimento dei rifiuti provocati da questi ultimi e l’utilizzo del riuso insieme al riciclo. Com’è stata accolta nel Belpaese questa richiesta? Il servizio farà luce su questa questione attraverso interviste e dati.

«No al concerto di Venezi»: la lettera aperta di 12 associazioni antifasciste di Nizza

No a Beatrice Venezi alla direzione del concerto di Capodanno dell’Orchestra filarmonica di Nizza. Lo hanno chiesto in una lettera aperta al Comune di Nizza 12 associazioni antifasciste. «Ricordiamo le posizioni politiche e intellettuali di Beatrice Venezi», si legge nel comunicato pubblicato sul sito Tous citoyens, «impegnata con Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano, come consigliere per la musica. Molto presente sui media italiani, ha partecipato alla convention del partito di estrema destra Fratelli d’Italia nel maggio 2022 e tiene a dare la massima visibilità possibile all’ideologia che difende, sfruttando per questo la sua fama di direttore d’orchestra». E, ancora: «In un contesto di banalizzazione dell’estrema destra e del fascismo, l’invito rivolto alla signora Venezi a Nizza costituisce un gesto politico che contestiamo e denunciamo con forza».

Il comunicato: «Il Comune di Nizza non firmi un assegno in bianco al neofascismo italiano»

I firmatari, tra cui l’Association pour la Démocratie à Nice, Les Amis de la Démocratie, CDDF06, CGT MNCA, Comité antifasciste 06, EELV 06, Ensemble!-06, Nice au Cœur, Planning Familial 06, Roya citoyenne, Tous citoyens, e Le rassemblement citoyen Viva!, sottolineano come la mediaticità di un direttore donna sia totalmente incomprensibile, visto che Venezi appoggia un governo «che pretende di limitare i diritti delle donne ed esalta valori come “Dio, famiglia, patria”, ereditati dall’ideologia di Mussolini». Per questo, il Comune di Nizza non deve «sotto la copertura di un evento artistico e sfruttando l’Opéra de Nice, firmare un assegno in bianco al neofascismo italiano». I firmatari chiedono pertanto al Direttore Generale dell’Opera Nice Côte d’Azur e al sindaco di Nizza di annullare l’invito. Venezi era già stata contestata Oltralpe lo scorso aprile. Prima de La Sonnambula di Bellini in scena a Limoges, alcuni manifestanti fuori dal teatro avevano cantato Bella ciao e Bandiera Rossa.

 

Abodi su Jankto e sul coming out: «Non amo le ostentazioni»

Jakub Jankto torna in Italia. Il centrocampista ceco si è accordato con il Cagliari e giocherà in Serie A nella stagione 2023/2024. Nella massima lega italiana ha già vestito le maglie di Udinese e Sampdoria, prima del passaggio al Getafe e poi allo Sparta Praga (fino alla sospensione in aprile, dopo un incidente). Ma soprattutto prima del coming out dello scorso febbraio, quando è diventato il primo calciatore in un campionato europeo ad aver apertamente dichiarato la propria omosessualità. Un fatto che ancora oggi, a distanza di cinque mesi, tiene banco. Soprattutto perché al ministro dello Sport Andrea Abodi, durante la trasmissione 24 Mattino su Radio 24, è stato chiesto cosa ne pensasse. Lui ha risposto: «Non amo le ostentazioni». E così una questione personale è diventata un caso politico.

Il ministro dello Sport Abodi parla di Jankto e del coming out: «Non amo le ostentazioni»
Jankto esulta dopo un gol firmato con la maglia della Sampdoria (Getty).

Abodi: «Non amo le ostentazioni»

Al ministro è stato chiesto cosa ne pensasse dell’annuncio di Jankto di cinque mesi fa. Abodi ha spiegato: «La società probabilmente, in generale, ancora qualche passo in avanti può farlo. Per quanto mi riguarda è prima di tutto una persona e secondo è un atleta. Non faccio differenze di caratteristiche che riguardano la sfera delle scelte personali». Poi il passaggio criticato: «Se devo essere altrettanto sincero non amo, in generale, le ostentazioni, ma le scelte individuali vanno rispettate per come vengono prese e per quelle che sono. Io mi fermo qui». Tanto è bastato a scatenare il dibattito sui social.

Pirondini: «Mostri rispetto». Lui replica e scivola ancora

Tra i primi ad attaccarlo c’è stato Luca Pirondini, il capogruppo del Movimento 5 stelle in commissione Cultura e sport al Senato: «Oggi il ministro dello sport Abodi ci fa sapere che quella del calciatore Jankto, che ha rivelato tempo fa la propria omosessualità e di voler vivere liberamente come tutti, sarebbe una “ostentazione” che lui non ama. Da quando dichiarare il proprio orientamento sessuale significa ostentare qualcosa? Non pensa Abodi che un mondo con grandi sacche di omofobia come quello del calcio avrebbe bisogno di ben altri messaggi rispetto a questo? Ci faccia capire meglio cosa intendeva e soprattutto cerchi di mostrare rispetto per le persone come il suo ruolo da ministro gli imporrebbe». E rispondendo, il ministro inasprisce la polemica: «A esser corretti ho risposto dicendo: per me esistono le persone. Ho parlato di rispetto per le scelte e, aggiungo con convinzione e per correttezza, per la natura umana. Rispetto è un valore non equivocabile, da garantire. Poi, posso non condividere alcune espressioni del Pride?».

Il ministro dello Sport Abodi parla di Jankto e del coming out: «Non amo le ostentazioni»
Jakub Jankto scherza durante un allenamento della nazionale della Repubblica Ceca (Getty).

Incidente in moto ad Aussois: morti due italiani originari di Torino

Due italiani sono morti su una strada francese, nel territorio di Aussois, dopo essersi schiantati con una moto della quale hanno perso all’improvviso il controllo.

Incidente ad Aussois: morti due giovani italiani

Le due vittime dell’incidente sono morte nella giornata di ieri, domenica 9 luglio 2023, su una strada di montagna della località situata in Val Maurienne. Non si hanno per il momento molti dettagli rispetto al sinistro ma sembra che, in base alle prime ricostruzioni, si sia trattato di un incidente legato ad un problema del mezzo, fuoriuscito di strada autonomamente senza che fossero coinvolti altri veicoli. I due erano a bordo della moto sulla strada dipartimentale 1006 quando all’improvviso ne hanno perso il controllo venendo sbalzati con violenza sull’asfalto. Sul posto si sono precipitati i membri della gendarmerie di Modane e diversi mezzi di soccorso, compresi due elicotteri utilizzati per il trasporto veloce dei feriti al più vicino ospedale: tuttavia, a nulla sono servizi gli sforzi dei soccorsi, visto che l’impatto è stato talmente violento da non lasciare scampo ai due italiani. A poche ore dal decesso, nel frattempo, le autorità locali si sono attivate aprendo un’indagine per fare luce sulla reale dinamica del sinistro. Le famiglie dei due motociclisti hanno inoltre raggiunto in queste ore le camere mortuarie dove sono state posizionate le due salme in attesa del rimpatrio.

Due persone hanno perso la vita nel territorio di Aussois mentre si trovavano a bordo della loro moto: entrambi erano originari di Torino.
Ilaria Chiotto (Facebook)

Chi erano le vittime 

A bordo del mezzo al momento dell’impatto c’erano Devis De Luca, di 32 anni, e la compagna Ilaria Chiotto, di 30 anni. I due abitavano ad Asti ma erano originari di Torino: lei era dipendente dell’Asl di Torino, mentre lui era il titolare della ditta Mister Glass di corso Casale ad Asti ed era molto appassionato di motori, come confermano i numerosi scatti del profilo Facebook dove in queste ore amici e conoscenti gli stanno rendendo omaggio con toccanti messaggi.

Filippo Facci denunciato dalla ex per stalking: «Non le sono piaciute delle mail»

Filippo Facci è stato convocato dalla Divisione anticrimine della questura di Milano a metà giugno e ha ricevuto un provvedimento di ammonimento per stalking, sulla base delle dichiarazioni della ex compagna. A renderlo noto è stata l’Agi. Il giornalista, al centro delle polemiche dopo le parole pronunciate sul caso La Russa, ha spiegato all’agenzia di stampa che «è un atto dovuto legato a delle mail che non le sono piaciute». L’ammonimento è un provvedimento che la legge prevede per tutelare una presunta vittima di stalking. Ha natura preventiva e tenta di evitare contatti tra la persone che riferisce di aver subito atti di persecuzione e il presunto stalker.

Il giornalista Filippo Facci ha ricevuto un ammonimento dal questore per la denuncia di stalking della ex compagna
Filippo Facci (Imagoeconomica).

Facci: «Non le sono piaciute delle mail»

Il giornalista di Libero ha fornito all’Agi la propria spiegazione: «È un atto dovuto legato molto banalmente a delle mail che io e la mia ex moglie e madre dei miei figli ci siamo scambiati e che non le sono piaciute. È un atto amministrativo e impugnabile davanti al Tar il cui peso è talmente poco considerevole che non so nemmeno se lo impugneremo». Sui social e sui media rimbalzano le frasi dello stesso Facci, pronunciate un anno fa durante un’intervista al sito MowMag.com: «Sono un padre separato. Adesso non è una buona fase. Ma penso di essere un ottimo padre nella misura in cui mi sia concesso. Indovina chi non direbbe altrettant0». E nello stesso articolo, dichiara: «In vita mia è successo più di una volta che io abbia picchiato delle donne, ma è perché a loro piaceva. Sessualmente, dico. Poi se un giorno una si svegliasse e dicesse “non mi piaceva” sarei fregato».

Il Pd chiede alla Rai di interrompere il contratto

Il provvedimento è stato consegnato a Facci prima delle polemiche generate dal suo articolo sul figlio di Ignazio La Russa. Il giornalista ha difeso il terzogenito del presidente del Senato, Leonardo Apache La Russa, accusato da una 22enne di violenza sessuale, colpevolizzando la ragazza. Il 10 luglio anche il Pd, con i parlamentari Graziano, Bakkali, Furlan, Nicita, Peluffo, Stumpo e Verducci della commissione di Vigilanza sulla Rai, hanno interrogato la dirigenza della tv di Stato chiedendo «se ritenga ancora opportuno affidare una trasmissione televisiva al giornalista in questione, il cui comportamento è in aperta violazione e negazione delle responsabilità e dei compiti propri del servizio pubblico radiotelevisivo» e se «non sia opportuno interrompere ogni forma contrattuale e di collaborazione con Facci».

Il giornalista Filippo Facci ha ricevuto un ammonimento dal questore per la denuncia di stalking della ex compagna
Ignazio e Leonardo La Russa (Imagoeconomica).

Fabio Cairoli, chi era il manager morto sul suo yacht al Giglio

Fabio Attilio Cairoli, manager di 58 anni e amministratore delegato di Global Lottery-Igt, è morto nelle scorse ore all’Isola del Giglio poco dopo essere stato dimesso dall’ospedale.

Fabio Attilio Cairoli morto a bordo del suo yacht

La morte dell’uomo è sopraggiunta all’improvviso a bordo del suo yatch dove si trovava per trascorrere qualche giorno di vacanza. Proprio poche ore prima aveva accusato un malore che l’aveva costretto ad un ricovero ospedaliero, a cui erano seguite le dimissioni dopo alcuni accertamenti. Fabio aveva iniziato a sentirsi male venerdì 7 luglio, motivo per cui si era recato al più vicino ospedale (il nosocomio di Orbetello, in provincia di Grosseto). Dopo essere stato dimesso era tornato sull’isola, ma nella giornata di sabato 8 luglio è sopraggiunto un nuovo malore. Immediato l’allarme lanciato ai soccorsi, che si sono così precipitati al Molo Rosso dell’Isola del Giglio per salvargli la vita. A nulla, purtroppo, sono serviti gli sforzi dei medici che hanno provato a rianimare il manager, senza però riuscirci. Alla fine, i sanitari del 118 sul posto non hanno potuto fare altro che dichiarare morto Cairoli. La procura di Grosseto ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di omicidio colposo, al momento a carico di ignoti.

In passato aveva lavorato per la Bialetti

L’AD di Global Lottery-lGT aveva avuto modo di lavorare, in passato, anche per l’azienda Bialetti, di cui era stato direttore generale e amministratore delegato. Nel suo curriculum vitae, inoltre, vantava anche un’esperienza presso la Motorola Mobile Devices Italy (per cui era stato direttore commerciale) e Kraft Food (per cui aveva lavorato come direttore marketing).

Micaela Ramazzotti: età, marito, figli e film dell’attrice

Micaela Ramazzotti, nata a Roma il 17 gennaio 1979, è un’attrice italiana. Nel corso della sua carriera ha ottenuto un David di Donatello, quattro Nastri D’Argento e due Ciak d’Oro.

Micaela Ramazzotti: biografia e carriera

Ha esordito facendo fotoromanzi e recitando da comparsa nel film di Pupi Avati La via degli angeli. Il suo primo ruolo importante è arrivato col film La prima volta nel 1999, anche se ha conquistato il pubblico nel film dei Manetti Bros Zora la vampira nel 2000. Nello stesso anno è stata anche nel cast di Vacanze di Natale 2000 e Commedia sexy. Grazie al film Non prendere impegni stasera del 2006 è stata notata da Carlo Virzì, che l’ha poi segnalata al fratello Paolo il quale l’ha scelta per il film Tutta la vita davantiper il quale è stata candidata ai David Di Donatello come miglior attrice non protagonista.

Micaela Ramazzotti, tra carriera al cinema e vita privata
Paolo Virzì e Micaela Ramazzotti alla Mostra del Cinema di Venezia del 2022 (Getty Images).

Negli anni seguenti ha recitato, tra gli altri, in Questioni di cuore (2009), per il quale è stata candidata al Globo D’Oro come migliore attrice e in La prima cosa bella di Paolo Virzì, grazie al quale ha vinto un David di Donatello e il Nastro d’Argento come migliore attrice protagonista. Nel 2011 è tornata sul grande schermo con il film di Pupi Avati Il cuore grande delle ragazze e l’anno seguente è stata nel cast di Posti in piedi in paradiso di Carlo Verdone vincendo un altro Nastro d’Argento. Negli ultimi anni ha recitato in fil come In nome del figlio di Francesca Archibugi del 2015, La pazza gioia di Paolo Virzì, La tenerezza di Gianni Amelio, Ti presento Sofia di Guido Chiesa, 7 donne e un mistero di Alessandro Genovesi e L’ombra di Caravaggio di Michele Placido.

Micaela Ramazzotti: la vita privata

Micaela Ramazzotti si è sposata a Livorno il 17 gennaio 2009 con il regista Paolo Virzì, conosciuto mentre giravano il film Tutta la vita davanti. Il 1º marzo 2010 è nato il figlio Jacopo e il 15 aprile 2013 la figlia Anna. Il parto di quest’ultima è stato integrato nel film Il nome del figlio. La coppia si è separata in modo provvisorio nel novembre 2018, ma nel febbraio 2019 i due hanno annunciato la riappacificazione.

Il Cremlino ha confermato l’incontro tra Prigozhin e Putin

Yevgeny Prigozhin ha incontrato Vladimir Putin al Cremlino. Una conferma alle rivelazioni dell’intelligence occidentale pubblicate da Libération è arrivata direttamente dal portavoce di Putin Dmitry Peskov.

I comandanti della Wagner hanno giurato fedeltà a Putin e si sono detti pronti a continuare a combattere

Il presidente russo ha ricevuto il leader e alcuni comandanti del Gruppo Wagner il 29 giugno (non il primo luglio come rivelato dalle intelligence) e il meeting è durato tre ore.  Erano presenti 35 persone. «L’unica cosa che possiamo dire», ha spiegato Peskov alla stampa, «è che il presidente ha dato una valutazione delle azioni della compagnia al fronte e degli eventi del 24 giugno, ha ascoltato le spiegazioni dei comandanti e ha offerto loro ulteriori opzioni per il loro dispiegamento e la loro attività in combattimento». Gli stessi comandanti, sempre secondo il portavoce, hanno fornito la loro versione su quanto accaduto, ricordando di essere strenui sostenitori e soldati del capo dello Stato e del comandante supremo in capo, dichiarando di essere pronti a continuare a combattere per la loro patria. Solo la scorsa settimana il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, aveva reso noto che Prigozhin non si trovava nel suo Paese ma a San Pietroburgo. In quell’occasione Peskov aveva detto che il Cremlino non aveva né «la capacità né il desiderio» di tracciare i movimenti di Prigozhin.

Il Cremlino ha confermato l'incontro tra Prigozhin e Putin
Vladimir Putin (Getty Images).

Gerasimov riappare in un video, mentre non si hanno più tracce di Surovikin

Intanto è riapparso in un video pubblicato dal ministero della Difesa anche il generale Valerij Gerasimov, capo di Stato maggiore delle forze armate. Si tratta della sua prima apparizione in pubblico dal fallito golpe contro di lui, e contro il ministro della Difesa Sergei Shoigu. Il filmato mostra Gerasimov che viene informato dei tentativi delle forze ucraine di colpire obiettivi in Crimea, Rostov e altre regioni. Dalla fine di giugno non si hanno invece più tracce del generale Sergei Surovikin, comandante delle forze aerospaziali della Russia, che avrebbe avuto rapporti con Prigozhin e avrebbe avuto anche una tessera speciale come membro vip della Wagner.

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